Fuori i poveracci dalla Val di Sole!

[Veduta panoramica della Val di Sole. Immagine tratta da www.visitvaldisole.it.]
Luciano Rizzi, presidente dell’Azienda di Promozione Turistica della Val di Sole, in Trentino, ha le idee ben chiare su come evitare il fenomeno dell’overtourism dalle sue parti: ci possono fare le vacanze solo quelli con i soldi, quelli che invece non li hanno se ne stiano fuori dalle scatole!

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Certo, so bene che il presidente Rizzi non ha usato queste esatte parole, ma converrete che il senso delle sue affermazioni è lo stesso appena riassunto.

Dunque il turismo in certi territori, che evidentemente si ritengono d’élite, è destinato pure a diventare classista? E la vacanza in quei territori un privilegio riservato ad alcuni e non a tutti? Le montagne, oltre alla turistificazione che sovente diventa disneylandizzazione, ora subiranno anche il fenomeno della santmoritzzazione?

Be’, forse la boutade del presidente Rizzi potrebbe anche essere “apprezzata”, da un certo punto di vista. Nel senso che almeno è stato meno ipocrita di altri e più plateale nel rivelare la sua “strategia”: nella sua valle non vuole gente a basso reddito, punto. Chissà come la spiegherà, tale “strategia”, a tanti italiani:

Che sia pure autorazzista, la strategia turistica della Val di Sole?

In ogni caso, un dubbio resta latente: se si restringe la platea socioeconomica della clientela interessata a far vacanza in Val di Sole, certamente di gente ne arriverà meno. Ma siamo ugualmente certi che il livello di reddito dei vacanzieri sia proporzionale alla qualità turistica di essi? Ovvero, in parole povere: siamo sicuri che i ricconi siano meno cafoni, più responsabili e più sensibili nei confronti dei paesaggi montani e delle comunità residenti in Val di Sole (e delle altre nostre montagne) rispetto ai frequentatori delle montagne a basso reddito?

One thought on “Fuori i poveracci dalla Val di Sole!”

  1. che l’Italia , come il resto del mondo, abbia iniziato davvero male questo nuovo millennio con eccidi, massacri, finanziamenti per armarsi (ma si potrà mai sapere chi è il nemico da cui ci dobbiamo difendere) criminali che diventano capi di governo, patrioti di patrie che non esistono più (ammesso che siano mai esistite se non per scatenare guerre) non ci deve sorprendere. La paura genera sempre chiusura, soprattutto se la paura e figlia di ‘ignoranza e populismo a buon mercato. Stupisce all’opposto che questa cultura del nemico da odiare attraverso l’arco alpino. Forse i trentini abituati alla loro “specialità” che costa a noi un sacco di soldi, sono vittime di loro stessi. Fanno sorridere le ideone di simili personaggi che scompongono le pratiche turistiche in base al censo, e non al diritto. Tutti abbiamo diritto di andare per il mondo perché la Terra, e quindi anche le Alpi e le Dolomiti sono di tutti, nessuno escluso. Altrimenti dobbiamo cambiare la dicitura da patrimonio dell’umanità a patrimonio di chi se lo può permettere. Veramente mandateli a coltivare l’orto o a fare la spesa al supermercato questi personaggi fuori scala.

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