Una camminata per il Lago di Garda

[Immagine tratta da www.funiviedelbaldo.it.]

Una gran tazza argentea,
il cui placido olivo per gli orli nitidi corre
misto a l’eterno lauro.

(Giosuè Carducci)

Il Lago di Garda, una delle zone in assoluto più belle d’Italia.

Di certo un paradiso per i turisti, ma pure un inferno per i residenti?

È ancora una domanda, per il momento. Dettata dalle cronache degli ultimi tempi che registrano casi sempre più frequenti di overtourism e relative conseguenze, di scarsa o nulla gestione politica dei flussi turistici, di assenza d’una visione territoriale al riguardo, di crescente degrado dei luoghi ma di contro di nuove proposte di turistificazione del territorio gardesano.

Come detto, per ora è una domanda quella sopra proposta. È bene che non diventi una risposta, senza più il punto interrogativo, su cosa sia diventato il Lago di Garda. E il rischio che lo diventi, a quanto pare, c’è.

Dunque tutti dovremmo avere consapevolezza piena di ciò e agire per annullare tale rischio, per quanto possibile. Sabato 7 giugno prossimo c’è un’ottima possibilità per cominciare a farlo:

Per qualsiasi informazione al riguardo, potete visitare il sito web www.camminataperilgarda.it, mentre qui trovate il “manifesto” della giornata.

[Vedute da sud (sopra) e da nord della zona di Garda e di Costermano, nella quale si svolgerà la camminata.]
P.S.: detto tra noi, quanti politici locali e amministratori gardesani interverranno alla Camminata? Io spero molti, e non solo per presenziare e dire belle parole e poi fare tutt’altro. La speranza è sempre l’ultima a morire, no? Be’, facciamo in modo che il Garda non muoia prima!

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