
«Realisticamente» lo sterminio di lupi e orsi, in pratica.
Be’, posto che in Trentino – territorio dell’orso per antonomasia, nelle Alpi italiane, posti anche i noti casi di cronaca – il turismo lo scorso anno è persino aumentato rispetto agli anni precedenti, prova che di ricadute negative sul turismo l’orso non ne genera affatto (anzi!), a leggere affermazioni così retrive come quelle della sindaca di Lovero mi viene da temere che il vero elemento repulsivo per l’immagine di un territorio, e dunque anche per la sua attrattività turistica, sia proprio un amministratore locale che dice cose talmente prive di buon senso e di logica scientifica e culturale. Cioè mancante di sensibilità e cura verso il proprio territorio del quale, temo, evidentemente non comprende appieno le peculiarità e le potenzialità.
Altro che l’orso!
Detto ciò, posso comprendere che si possano considerare ben elaborate strategie contenitive (non certo lo sterminio!) su base scientifica (non certo ideologico-politica!) della presenza dei grandi carnivori nei territori alpini antropizzati, soprattutto al fine di favorirne la convivenza (c-o-n-v-i-v-e-n-z-a!) con le attività agricole operanti in loco, ma parimenti ci sarebbero da attuare efficaci strategie culturali per contenere le sfrenatezze ideologiche di certi soggetti, soprattutto se istituzionali. È ormai evidente che il “problema” di orsi e lupi deriva soprattutto da queste figure, non dagli animali stessi.
Quindi, se qualcuno avesse voluto andare a Lovero magari sperando di osservare – da lontano e assumendo il comportamento corretto – qualche esemplare della fauna selvatica ma decidesse di non andarci dopo aver letto le parole della sindaca, mi dispiacerebbe ma lo capirei, ecco.
Gli animali, parlo di tutti in generale, hanno popolato la montagna, la collina e la pianura prima dell’uomo. Quindi siamo noi gli intrusi che vogliono cacciare via la fauna.
L’orso è un animale schivo che trova cibo a buon mercato gentilmente offerto da tutti noi. Cosa pretendiamo? Inoltre quasi ci snobba se noi restiamo al nostro posto.
Esatto. Ma sai bene che ormai il tema è finito nel tritacarne dell’ideologia politica e, pure se gli orsi vivessero su Giove, ormai sono diventati un bersaglio facile per fare propaganda e, soprattutto, per distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dai tanti altri veri problemi di cui soffrono i territori montani.
Certo che è diventato un bersaglio comodo come i migranti per catturare voti con lo spauracchio di chissà quali nefendezze.