Nell’ultimo paio di giorni l’esimio servizio postale nazionale mi ha fatto trovare, nella personale cassetta della posta, alcune cose che so spedite almeno un mese fa, comunque prima delle festività natalizie.
Al solito, non so se incazzarmi per quanto tempo le Poste ItaGliane abbiano impiegato a recapitarmele, o se felicitarmi del fatto che le Poste ItaGliane me le abbiano recapitate, e non le abbiano perse o consegnate ad altri.
Al cospetto di tale “eccellenza nazionale”*, parafrasando (chiedo venia per la profanazione!) il buon Ungaretti, mi vien da dire che la nostra corrispondenza sempre
sta come d’estate | sotto al Sole i gelati.
Ecco.
*: che gli dei, esistenti o meno, la maledicano in eterno!
Scusa se commento con un mio post, ma mi sembra attinente al macchinoso (per usare un eufemismo) funzionamento delle poste nazionali.
Ci mancherebbe, anzi: il tuo post è maledettamente attinente, e mai come in tal caso tocca (porca d’unaCENSURA-CENSURA-CENSURA-CENSURAoni!) dirci “mal comune, mezzo gaudio”! A meno che si passi alle maniere forti, ma poi mi dicono tutti che non si può, nonostante se le meriterebbero.
Grazie, ffort!