We are… No, we WAS all made of stars…

Una delle cose che in assoluto più contesto al genere umano contemporaneo, è quella di stare per perdere del tutto – o averla già persa, forse – la capacità di alzare gli occhi e osservare il cielo stellato. Che diamine, tutta quella bellezza possente, sublime, tutta quella infinità appena lì sopra il naso, tutto quel potersi finalmente “staccare” dalle basse cose quotidiane semplicemente buttando lassù lo sguardo… E invece? Ormai quasi nulla, tutti incantati da ben altri generi di sfavillii, moooolto meno belli e, soprattutto, molto più idioti.
Penso proprio che sia anche per l’aver perso questa capacità che l’umanità di oggi – una gran parte di essa di sicuro – appaia così spesso stupida, brutta, opaca…

N.B.: We are all made of stars, a cui il titolo del post si ispira, è il titolo di noto un brano musicale di Moby del 2002.

4 pensieri riguardo “We are… No, we WAS all made of stars…”

  1. __e…mescolare la vita creando un turbinio di colori,
    inventare nuove tinte per adornare le nostre vite,
    nasce un arcobaleno di mille colori.
    __e…gettare al vento gli abiti della ipocrisia,
    correre felici con l’aria che ci accarezza i corpi,
    alla ricerca delle nuove vesti,
    nate dal sogno e dalla realtà,
    tinte con la miscellanea variopinta.
    Colori vivi, cangianti che coprono,
    ma lasciano libera la pelle di impregnarsi di vita,
    vesti che contengono il sapere del mondo,
    che si adattano al bisogno,
    assorbendo tutto l’amore che sprigiona l’universo.
    Vesti che appartengono all’io di ogni essere,
    che rimangono tatuate addosso,
    lasciando indelebili sentimenti d’esistenza.

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