Jacopo Finazzi, pop art a ritmo rock!

Mi è sempre piaciuta la pop art, i colori piatti divisi da una linea nera. Una cosa abbastanza grafica. Ho sempre amato quegli artisti da Basquiat a Haring e tutta la generazione degli anni ’80, e chiaramente i padri come Warhol, Rauschenberg, anche se con il tempo mi sono accorto di voler staccarmi dall’idea di pop art che ho sempre avuto, cercando magari piu matericità e diluizione, abbassando i toni cromatici così da renderli meno contrastanti tra di loro… (…)
Sono un batterista e mi piace la musica. In effetti nelle mie tele ho sempre cercato di inserire soggetti musicali… E’ una questione di sentirmi piu vicino a chi dipingo, penso. In quel periodo mi sentivo molto vicino ai batteristi, specialmente Grohl, Bonham, e ritrali era come essere un po’ loro…

Raramente come per le opere di Jacopo Finazzi è appropriato l’uso dell’appellativo pop. Perché – lo dice lui stesso, appunto – nei suoi lavori è chiara la matrice pop art, con tutti i distinguo del caso; perché è un’arte che si apre spesso e volentieri ad una delle forme più popolari di comunicazione contemporanea, ovvero la musica; perché della musica ritrae alcune icone assolutamente popolari, personaggi in taluni casi che ne hanno fatto la storia. E perché – spostando ora il termine “pop” totalmente in ambito musicale – della pop-music si accosta al genere probabilmente più popolare, trasversale, alternativo, “sociale” in assoluto, ovvero il rock.
Pop art with rock beats, appunto, ma anche immagini che possono andare oltre questa precipua peculiarità, slegandosi dal mero interesse dei soggetti ritratti per cogliere, nel senso, il messaggio primigenio della pop art (e della neopop postmoderna), ovvero un’arte di massa, riconoscibile, iconografica e identificabile, certamente ben legata al tempo nella quale si genera e del quale vuole raccontare qualcosa.

Cliccando sulle immagini potrete visitare in una gallery di Picasaweb un’ampia collezione di opere di Jacopo Finazzi, per conoscerne meglio la produzione, il percorso artistico, e farsene un’idea ben più chiara ovvero, magari, illuminante il vostro gusto.
Nel caso, qui potrete anche visitare il suo profilo facebook personale.
So, let’s (pop-art)rock!