Bene, ottima cosa (al di là del bene e del male scaturente dai dibattiti che si stanno alimentando al riguardo), perché quella italiana è sicuramente una delle migliori cucine del mondo e perché buona parte di essa è composta da prodotti e pietanze di provenienza montanara, dunque il tema non può non interessare anche le nostre montagne.
Tuttavia, che per la cucina italiana il sigillo Unesco sia un autentico riconoscimento di valorizzazione e tutela! Perché se invece lo dovesse essere come ad esempio (non) lo sono molte DOP o IGP, oppure – restando in ambito Unesco – come lo è il “Patrimonio Mondiale” per le Dolomiti, cioè qualcosa di sostanzialmente inefficace e sotto certi aspetti ipocrita per i Monti Pallidi, non sarebbe affatto una “conquista” da festeggiare ma una circostanza della quale c’è solo di che preoccuparsi!
P.S.: ecco, proprio i pizzoccheri che vedete nell’immagine lì sopra, piatto tradizionalissimo della cucina valtellinese, anch’essi da oggi “Patrimonio Unesco”… peccato che nella gran parte dei casi il grano saraceno con il quale vengono fatti provenga da paesi ben lontani dall’Italia!